sabato 10 agosto 2013

Il sogno diventato realtà

Si, va bene, lo ammetto, non sogno più.
Non guardo il cielo stellato sognando, non ascolto musica e con gli occhi chiusi do spazio alla mia fantasia, questa volta il sogno è diventato realtà.
Basta guardare i tuoi occhi, sentire la tua voce, ricevere una tua carezza per rendermi conto che sei il mio sogno diventato realtà.
Se prima di conoscermi mi avresti chiesto "Come vedi il tuo futuro?" io ti avrei risposto "Vedo solo il buio", ma se questa domanda me la poni oggi io ti rispondo "Il mio futuro lo vedo pieno di te".
Adesso quando ascolto la musica e chiudo gli occhi le uniche immagini che è capace di proiettare la mia mente, sono le immagini di te, di te e me, tu sei una costante, quando guardo il cielo io spero che quella stessa stella la stia guardando anche tu per sentirmi ancora più vicina a te.
Non ho mai creduto nel destino, negli ultimi giorni ne parliamo spesso, ma qualche evento mi sta spingendo a credere pure nel destino, forse la penna indelebile di qualcuno ha scritto i nostri nomi vicini e ha cucito insieme i nostri cuori così da renderli un tutt'uno.
Nonostante il nostro lessico sia il più ricco al mondo io non riesco mai a trovare le parole adatte per farti capire quanto ti amo, a volte credo di non saperlo dimostrare abbastanza, ma ogni cellula del mio essere vibra al pensiero di te, va in estasi quando ti vedo.
Prima di te non sapevo quale fosse il mio posto nel mondo, adesso lo so, l'ho trovato e per nulla al mondo lo perderò, il mio posto è vicino a te, è dove sei tu, solo lì io sarò veramente felice.
 Ti amo principe mio!

domenica 7 luglio 2013

L'essenza di ogni mio attimo

Quando respiro chiudo gli occhi, cerco di immaginare che tu stia respirando al mio stesso ritmo,
quando ascolto il mio cuore battere cerco di immaginare che i nostri cuori battano all'unisono,
quando cerco di liberare la mente l'unico pensiero che non passa mai sei tu.
Fino a qualche settimana fa quando aprivo gli occhi vedevo soltanto una parete bianca, un oggetto inanimato, invece quando li chiudevo vedevo soltanto il nero più cupo, adesso i miei occhi appena svegli riflettono il tuo sorriso, e i miei occhi chiusi vedono le stelle che ho visto quando ero con te.
Sei stato capace di riprendere quella parte perduta di me, sei stato capace di rendermi di nuovo viva, di farmi provare emozioni vere, quelle emozioni che sanno parlarti e ti ricordano in ogni istatante che sei vivo, che esisti anche tu...
Le farfalle nello stomaco che mi vengono quando ti guardo o ti penso e l'accelerazione del battito cardiaco quando sento la tua voce, e la preoccupazione che mi viene quando sento nella tua voce una tonalità diversa da quella a cui mi ha abituata sono solo l'anticipo dei primi sintomi del mio interminabile e affannoso innamorarmi di te.
Adesso che sei l'essenza di ogni mio attimo ti prego di custodire con cura non solo il mio cuore, ma anche la mia anima perchè semmai dovessi perdere te, porteresti via con te anche me.


martedì 25 giugno 2013

Sogno (?)

Sto vivendo una favola...
Stamattina mi sono svegliata con la paura che ciò che sto vivendo sia un sogno, un magnifico sogno che possa un giorno svanire da un momento all'altro, ho paura di svegliarmi la mattina e di rendermi conto che sia stato tutto un sogno.
Poi prendo il cellulare, controllo le ultime chiamate e gli ultimi sms e mi rendo conto che non è affato un sogno, è la realtà che sta dolcemente accompagnando nel sogno.
Mi sento come una bambina alla prima cotta, mi sento in pace, mi sento bene, con le farfalle allo stomaco ogni volta che il mio pensiero lo sfiora, con un sorriso in faccia ogni volta che lo vedo, lo sento, lo guardo.
Mai nessuno mi aveva fatto sentire così, te ne sono immensamente grata perchè adesso so come ci si sente veramente in una favola!

domenica 16 giugno 2013

Sono...

Sono stupida, masochista, romantica, sognatrice, permalosa, testarda, determinata, sincera, dolce, gentile, sensibile, troppo direi, capricciosa, ostinata, facilmente illudibile, triste, depressa, vendicativa, incantata, sveglia, ingenua, perspicace, cieca, distratta, allegra, solare, disfattista, tragica, pessimista, lunatica, diversa, lamentosa, simpatica, divertente, ironica, autoironica, silenziosa, musona, sorridente, nemica degli addii, pigra, orgogliosa, precipitosa, catastrofica, timida, impacciata, delusa, arrabbiata, feroce, calma, agitatata, complicata...

venerdì 14 giugno 2013

Il tempo di un minuto

A furia di ripetermelo sto iniziando a crederci...
Inizio a crederci così poco in me stessa che a volte rasento la follia...
E poi a volte mi sorprendo...
Rimango male per certe cose il tempo di un minuto, giusto il tempo necessario perchè quel pensiero mi abbandoni per poi aggrapparsi a un altro, più forte, più intenso...

giovedì 6 giugno 2013

Disastri

Nelle ultime settimane, forse meglio dire nell'ultimo mese ho avuto una sfortuna perenne che mi perseguita a ogni passo che  ha danneggiato me, le mie cose e le cose dei miei amatissimi genitori.
Il primo avvenimento sfigoso è stato circa un mese fa.
Di solito alla guida della macchina nuova di mio padre sono sempre molto attenta, sfortuna vuole che quel giorno qualcuno nella mia macchina inizia a darmi ordini su dove andare, ordini poco precisi che mi fanno esaurire, mi portano a non capire un cazzo e fare la retromarcia senza guardarmi bene in ogni angolazione così mentre io guardo dietro, giustamente, sento un rumore di striscio e sapete cosa?
Avevo graffiato buona parte del paraurti anteriore. Le imprecazioni nella mia testa le tralascio a un pubblico più ristretto, molto più ristretto, cioè a me stessa.
Fortunatamete la mia sfortunata graffiata alla macchina si risolve senza altri danni.
Però questo non implica che la mia sfiga sia terminata qui.
Infatti appena 4 o 5 giorni dopo mentre ero allegramente e pigramente al mio amatissimo pc non ne vuole più sapere di funzionare l'alimentatore, così provo l'altro alimentatore e niente, così provando e riprovando capisco che non è l'alimentatore a essere rotto ma proprio il pc. Così la mia giornata da pigra diventa da furia imprecando ancora perchè quel pc non ha mai dato una buona riuscita. In quattro anni ci ho speso tanti soldi che avrei comodamente comprato un nuovo pc. Per rimediare alla mia seconda sfortuna ne compro uno nuovo.
Secondo voi è terminata qua?
Beh ovviamente no.
Due giorni fa il mio occhio ha deciso di farsi venire il ciclo.
Un leggero fastidio mi pizzica nell'occhio, vado allo specchio e scopro che il mio occhio ha una macchia rossa. Non mi preoccupo, sarà una cosa da niente. Esco ma l'occhio continua a darmi fastidio, torno a casa e mia madre dice che la macchia si molto allargata, vado nel panico e vado alla guardia medica. Il medico di turno pensa bene di farmi venire un attacco di cuore, un attacco di ansia per le cose che mi dice e visto il mio stato di agitazione accompagnato da lacrimoni mi portano all'ospedale dove il medico che mi ha visitata divertito (stronzo maledetto) dal mio stato di agitazione mi tranquillizza dicendo che non è nulla e che non c'è da preoccuparsi e che nel giro di una settimana sarebbe sparito.
Sfortuna vuole che quella sera mia madre aveva preparato la pizza, siccome non la prepara sempre aspettiamo con ansia il lieto evento, e abbiamo dovuto mangiarla non fredda ma scaldata.
Ahimè cara sfortuna perchè non vai da qualcun altro adesso che mi hai torturata abbastanza?

sabato 1 giugno 2013

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Un vuoto fatto di noia velato da una leggera tristezza assale questa mia giornata.
Il vuoto di una mancanza che non so descrivere...
In questi giorni di pioggia il mio pensiero va a te...
Come si fa ad accettare un addio?
Come si fa ad accettare di dover lasciare andare qualcuno perchè ha deciso di non voler più starti accanto?
Ho calpestato già ripetute volte il mio orgoglio perchè non volevo lasciar andare le persone, e spesso ho sbagliato perchè quando un vaso si rompe, lo puoi incollare con la migliore colla del mondo ma non sarà mai come prima, ci sarà sempre qualche coccio, minuscolo, ma mancante.
Per non parlare del filo che si spezza e che in nessun caso si può ricucire...
Quindi oggi rimango col ricordo del passato e con la voglia di ritornarci ma con l'impossibilità di farlo, rimango in silenzio a sperare in un domani meno vuoto...
Intanto riempio i miei vuoti con la musica, coi miei libri, coi ricordi e con la voglia di stare sempre meglio...
La noia a volte fa brutti scherzi...

giovedì 23 maggio 2013

Lacrime amare

Lacrime in un urlo silenzioso scendono dai miei occhi consapevoli del dolore che portano, e talvolta arrivano salata alla bocca consapevoli di tutto ciò che rappresentano.
Prendere coscienza di se stessi fa male ogni volta che pensi a qualcuno ti accorgi che l'ultimo ricordo che hai che gli riguarda è un addio, una lite o un non ritorno.
Le persone vanno via, vanno via da me.
Il cuore nel petto vuole scoppiare e la mente mi suggerisce frasi catastrofiche e dolorose, gli occhi invece tirano via quello che possono, quello che basta per farmi addormentare con il cuscino zuppo e l'anima un po' più leggera.
Il disco nella mia mente deve essersi blocca a "Si allontanano tutti"...
Piango e mi chiedo quanto sia profondo questo solco che ogni volta qualcuno rende più profondo, e quanto può sopportare una persona, quanti addii possiamo ricevere senza dover mettere in gioco ogni cosa, quante lacrime una persona può versare e quanti cuscini bagnati dovrà trovare quando si sveglia, quanta tempesta deve sopportare prima dell'arcobaleno.
E se l'arcobaleno non dovesse mai arrivare?
E se il temporale fosse la conseguenza di tanti errori?
E se le persone vanno via perché faccio parte quel target che bisogna evitare?
E se ogni lacrima fosse per il mio essere sbagliata?
Devo rassegnarmi alla solitudine e vedere le spalle di qualcuno che va via, a volte non so perché lo fanno ma so per certo che è colpa mia, sono così, sono sbagliata e per quanto io ci provi a essere migliore non basta mai...


mercoledì 8 maggio 2013

Essere insopportabile

Invidio tanto quelle persone che sanno farci piacere chiunque, vanno d'accordo con ogni tipo di persona, sono buoni e gentili con tutti e non hanno mai da ridere con nessuno, le invidio così tanto perchè io non sono così.
Io non so farmi piacere ogni tipo di persona, se qualcuno non mi piace non faccio di tutto per farmelo piacere, può capitare che cambi idea, ma se continua a non piacermi beh, è irrimediabile.
Soprattutto io non riesco ad andare d'accordo con tutti, il più delle volte litigo con le persone, non so farmi capire, odio gli atteggiamenti di chi si sente superiore, odio chi scrive abbreviato o chi scrive alla fine di ogni sms "tvukdb", io proprio non riesco a farmi andare bene certe persone, potrei anche essere gentile con chi non sopporto ma prima o poi qualcosa ci spingerà a litigare, perchè soprattutto io non so stare zitta molte volte.
Mi piacerebbe essere quel tipo di persona con cui chiunque può andare d'accordo, mi piacerebbe davvero tanto, ma non lo sono, io ho una montagna di difetti e tra questi c'è anche il non essere portata per essere amica di tutti.
Io, persona insopportabile, riesco a sopportare molte cose, ma non le persone che non mi piacciono!
Forse nella marea di difetti che ho prima o poi qualcuno si accorgerà che io ho anche qualche pregio...

giovedì 2 maggio 2013

Giorni del silenzio

Ci sono certi giorni in cui non ho per niente voglia di parlare, resto chiusa tutto il giorno nel mio silenzio e mi aspetto che gli altri capiscano, mi aspetto che non mi facciano domande, o almeno che non richiedano risposte troppo lunghe e articolate.
In questi giorni chiamiamoli "Giorni del silenzio", sono calma e sembra che nessuna cosa mi faccia arrabbiare, non ho reazioni eccessive e sono leggermente assente, faccio tutto ciò che mi piace fare, in solitudine e silenzio ovviamente e se per caso questo silenzio viene a mancare, allora me lo creo, ritaglio un piccolo angolo di mondo dove mi chiudo e butto la chiave fin quando non ho voglia di uscire!
Solitamente questi giorni sono i giorni successivi alle delusioni, alle litigate ad alta voce, quelle che terminano con un amaro "Vaffanculo" o un "Non voglio vederti mai più", sono i giorni successive alle parole subite, alle offese pesanti, sono le giornate che seguono un evento che mi lascia senza parole.
Sì, oggi sono senza parole, sono chiusa, silenziosa, ho poca voglia di parlare, e zero voglia di farlo con chi ha solo da lasciarmi un'impronta negativa in questa giornata già poco soleggiata di suo, vorrei cancellare le parole che tanto mi hanno segnata, vorrei non averle mai sentite, non averle mai lette, vorrei non esserne mai venuta a conoscenza. Vorrei tante cose eppure l'unica cosa che riesco a fare è stare zitta e pensare a quanto tutto ciò faccia male.
Quando hai accanto qualcuno che non riesce a capire quanto può solo una parola o una frase rabbiosa essere letale per me è come un suicidio, le parole feriscono più di un coltello, più di una lama affilata da mille e più mani.
Le parole una volta pronunciate non si cancellano dalla mente, rimangono lì indelebili e crudeli, ti lasciano senza parole, ti spiazzano e ti fanno soffrire, ma non piangere, perchè le lacrime riescono a cancellare ogni traccia di dolore, ma le parole quelle dai denti aguzzi lasciano solo sgomento e vuoto, sono come le frecce scoccate dall'arco del più maligno degli arcieri.
Però ci sono persone che riescono a regalarmi un sorriso anche quando l'unica cosa che so dare è il silenzio.
Grazie!
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martedì 30 aprile 2013

Simpatica apatia

Alle volte ti capita di ricevere un invito per uscire, l'uscita ti è più che gradita e quindi non esiti a dire di si.
Durante tutta la giornata ti fai mille volte la programmazione della serata, alle 15 vado dall'estetista, alle 20 cena, alle 20,30 mi preparo e poi finalmente suoneranno sotto casa e uscirai all'avventura di una nuova nottata di follia.
Passi il pomeriggio a pensare a cosa posso mettere?
E poi come sarà il tempo?
Però all'avvicinarsi della sera c'è un tarlo che si fa sempre più vivo, e così inizi ad immaginare il perchè di quella sensazione negativa sull'uscita imminente e...
Un paio di ore prima della fatidica uscita vieni a conoscenza che è stato tutto posticipato, ma non in un altro giorno, solo che invece di uscire alle 22 si esce alle 00.00, beh bella fregatura!
Però in fondo non ti dispiace tanto, la tua apatia insieme al tuo sesto senso ti aveva fatto passare del tutto la voglia di uscire.
E adesso dalla tua camera senti la voce di tua madre che parla, parla senza fine e vorresti solo prendere un cazzo di telecomando e prendere il tasto MUTE e spegnerla!
Che bisogno di silenzio che ho!

lunedì 29 aprile 2013

Ti sei mai odiato?

Ti sei mai odiato?
Hai mai notato che madre natura si è messa d'impegno per donarti i peggiori difetti possibili?
Hai mai notato che le persone scappano quando ti conoscono fino in fondo?
Hai mai notato che non riesci mai a far durare un qualsiasi rapporto?
Beh, io si.
Sentirsi un problema, essere un problema per gli altri ti lascia una ferita che ti squarcia l'anima, è come il suono prodotto dallo stridere delle unghia sulla lavagna, è un tuono rumoroso che avvisa che sta per arrivare la tempesta...


martedì 23 aprile 2013

Raggio di luna

La sera prima di andare a letto ogni persona fa le solite cose, i soliti piccoli passi prima di ricongiungersi con il suo amato letto e il suo amato cuscino.
Prima di andare a stendere le mie membra nel letto, ieri sera ho fatto ciò che faccio fin da bambina quando mia madre pensava bene di diventare una tortura cinese purchè imparassimo le buone abitudini, vado in bagno a lavarmi i denti, è il momento che preferisco della giornata, mi rilasso, lascio attaccati allo spazzolino tutte le preoccupazioni, tutto lo stress del giorno, poi controllo che sia tutto spento e tutto al suo posto e mi dirigo verso la mia stanza.
E' tutto buio e silenzioso, finalmente le mie orecchie riposano, e anche le pareti sembrano riposare dalla giornata trascorsa, dal chiacchiericcio e dai rumori che sono ormai familiari, tutto tace, apro la porta e la richiudo dietro di me, spengo la luce e dal balcone entra una luce tra l'azzurrino e l'argento, una luce che illumina buona parte della camera, un gentile raggio di luna si affaccia per darmi la buona notte e accompagnarmi per buona parte della notte e ogni tanto illuminarmi il viso mentre il mio respiro si fa lento e tiepido e mentre il mio stato passa da on a off...
Un raggio di luna è l'ultima cosa che vedo prima di addormentarmi, prima di scivolare dolcemente nel mondo dei sogni, prima di alzare il muro immaginario per lasciare fuori ogni preoccupazione.
Quella luce così tenue ma nello stesso tempo così intrigante e sensuale fa compagnia a quelli come me che mentre sognano pensano alla luna e a quando ritornerà a trovarci per illustrarci la ninna nanna più bella che c'è.
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lunedì 22 aprile 2013

L'invasione delle lumache

Dopo un'intera notte in cui la pioggia è scesa imperterrita lavando ogni cosa, ogni traccia di domenica, anche l'ultimo briciolo di fango dal tappeto, sapete la mattina cosa ci si ritrova?
Un meraviglioso arcobaleno che indica che il maltempo è finito, un meraviglioso sole, direte voi.
E invece no.
C'è l'invasione delle lumache!
Esci sul balcone con il bucato da stendere e appena metti il piede fuori senti un leggero "craaack" e pensi avrò schiacciato qualche cosa, e intanto prendi un calzino bagnato e stai per stenderlo quando fai un altro passo e senti di nuovo "craaaack", intanto pensi, vabbè avrò schiacciato di nuovo qualcosa, ma al terzo passo quando senti di nuovo "craaaack" allora guardi per terra e ti accorgi che le lumache hanno formato un esercito sul tuo balcone, ce ne sono dappertutto, in ogni angolo.
E' come camminare sul campo minato, ad ogni passo ne spiaccichi una a terra e tra il senso di colpa per aver ucciso una piccola forma di vita e lo schifo per quella roba appiccicaticcia che hanno lasciato a terra pensi "Oddio devo preparare il funerale".
Dopo aver preparato accuratamente una strategia per stendere il bucato in tutta tranquillità senza provocare altri danni all'esercito delle lumache, fai ciò che devi fare, stendi il bucato guardando il cielo sperando che non piova, ma no dai, c'è il sole, il cielo è di un azzurro forte e deciso e ci sono le nuvole bianche e candide, bene il bucato sta a posto, ma le lumache? Le lascio lì? Lascio che preparino un'altra invasione?
Ma si, lascio che sferrino il loro prossimo attacco, o meglio lascio che i miei piedi distratti sferrino un altro attacco quando raccolgo il bucato, ma spero che per allora l'esercito si sia raduanto ed abbia deciso che per le perdite subite forse è meglio cambiar balcone, qui ci abita "L'assassina delle lumache".
Ora che le lumache sono a posto e non sono più in pericolo di vita passi in cucina a lavare i residui della colazione.
Mentre stai lavando una tazza vedi che l'acqua che scende da una vasca del lavandino va nell'altra e allora dici "Si è otturato".
Dopo qualche minuto dopo aver chiamato tuo padre ed esserti fatta spiegare come si fa per smontare quel dannato sifone ecco che ti chiama tua madre, "oh no", le racconti l'accaduto e urla di non toccare niente e io le dici di stare tranquilla perchè nella tua vita passata eri un idraulico, una sexy idraulica.
Ed ecco l'assassina di lumache trasformarsi in idraulica, smonta il sifone senza far danni e senza provocare perdite, pulisce il tutto e può finalmente tornare a finire di lavare mentre pensi "Che mattinata sfortunata!".

domenica 14 aprile 2013

Domenica

Le domeniche sono i giorni che più amo e più odio, sono la fine dolce e lenta di una settimana, sono i momenti passati davanti a un pranzo con la famiglia, sono lo sgocciolare del tempo che passa sempre più lentamente, sono un viso familiare che rivedi dopo un'intera settimana, sono i minuti che passi a sorridere perchè hai avuto finalmente il tempo per fare ciò che tanto desideravi, sono i secondi che passi a maledire il tempo che vola perchè la domenica per questo fresca, dolce, confortevole sia è il passaggio obbligatorio per il lunedì. Le domeniche di primavera sono ricche di sole, di fiori profumati, di bambini che ridono con un gelato in mano dopo il freddo, di nuvole in un cielo sempre più azzurro, sono le giornate che attendi da sempre. Durante l'intera settimana fai mille programmi per la domani, vorresti andare ovunque e da chiunque, vorresti prendere la macchina avviare il motore e correre lontano per poi fermarsi ed ammirare il mare insieme a un fantastico tramonto rosato che deliziando la vista di un attimo perfetto ti accompagnano come un dolce bacio verso la sera.
La domenica per i più è sinonimo di sport, di compagnia, di famiglia, per me è sinonimo di alcune di queste cose, a volte.
Ma quelle domeniche che passo a contemplare solo il lento scorrere del tempo mi ricordano quanto in realtà siamo tutti soli, e quanto a volte mi senta sola di fronte all'infinità del cielo, ogni cosa o persona ha qualcosa che la completi o la protegga, la rosa he le spine, il corpo ha il cervello e l'orologio ha le lancette, senza di essi nessuna di queste cose avrebbe modo di esistere o di proteggersi e così mi chiedo ma io di fronte a questo continuo lottare per trovare la metà, la parte mancante, ho forse lasciato per la strada qualche indizio o qualche persona?
Ho lasciato per la strada tante cose o persone e fin ora non mi sono mai pentita, ho fatto le mie scelte e ho ritenuto che fossero le scelte giuste, ho pianto, ho sofferto ma ho guardato in faccia la realtà ed ho deciso che era arrivato il momento di prendere ciò che restava di me e di portarlo avanti per costruirci qualcosa di migliore sopra.
Spesso le domeniche mi portano a riflettere tanto, forse troppo.
Beh credo proprio che dovrei smettere di pensare e di scollegare il cervello la domenica!

sabato 13 aprile 2013

La nebbia

Non so perché da un giornata intera o forse due, sto buttata sul divano o sul letto a guardare telefilm, a mangiare biscotti, nutella, dolciumi, non so se sia un altro maledetto sintomo del ciclo, non so se sia perchè torno a quel periodo dove lo stare male era ciò che non mi faceva dormire la notte.
Spero con tutte le mie forze che sia il ciclo a causare questo pessimo umore, lo spero fortemente, perchè mi fa paura pensare che potrei tornare a essere la musona e sempre incazzata di tempo fa e voglio attribuire la colpa al ciclo.
O forse è dovuta alla mia ennesima lite di ieri, un altro strappo che non riuscirò mai a ricucire, un'altra amicizia che sta per finire, un'altra persona che sto per perdere, e seppure anche solo parlare delle banalità è diventato troppo difficile non riesco a rassegnarmi all'idea che ho perso ancora una volta.
Ma nello stesso tempo so che tutto quel continuo discutere e quel continuo sentirmi offesa mi stava logorando, mi stava buttando troppo giù.
Probabilmente ci è riuscito, sono vuota da due giorni, i miei occhi si fissano su qualche cosa, che sia la parete della mia camera, che sia il mio computer o che sia il panorama che c'è fuori.
Mi sento piombata nella nebbia, come quella che adesso ha circondato questo angolo di mondo, se scendi dal paese e vai verso la valle non vedrai altro che una coltre di nebbia, è come vivere momentaneamente in un paese fantasma, è sparito dietro questa umidità che ti si appiccica alla pelle e che ti fa gonfiare i capelli, è statica e silenziosa, proprio come i miei pensieri, è tutto fermo e immobile, tutto sparisce al calar della nebbia.
Ho passato gli ultimi sei mesi veramente di buon umore perchè nonostante gli alti e bassi avevo un motivo per tenere impegnata la mente, avevo un motivo per alzarmi dal letto sorridendo o piagnucolando, ma adesso mi sento piombata nel nulla di nuovo e devo lottare perchè questa non diventi la mia abitudine quando le cose iniziano ad andare male.
Per fortuna scrivere mi tira su, da un po' di tempo è diventato il mio sfogo, la mia passione, il mio rifugio personale quando non c'è nient'altro o meglio nessun altro per ascoltare le mie lagne.
D'altronde le belle cose per me non sono finite e per quanto possa amare le storie tristi io amo i lieto fine e in cuor mio sento che per me da qualche parte c'è il lieto fine che tanto spero.

giovedì 28 marzo 2013

Ogni riccio un capriccio!

Quando ero bambina e guardavo le mie amiche con quei bei capelli lisci e sempre perfettamente ordinati le invidiavo, odiavo i miei ricci sempre disordinati e ribelli, gonfi nelle giornate di umidità, non potevo portarli legati perchè erano corti, (siccome non volevo mai farli crescere), portarli sciolti era come avere un cespuglio in testa.
Crescendo e abbandonando le mani di mia madre nei miei capelli, ho iniziato ad averne maggiore cura e ad usare un po' di schiuma per definirli di più ma ancora invidiavo le mie amiche e i loro lisci e davo la colpa a mia madre per non essere nata coi capelli liscissimi come i suoi.
L'evento che mi ha portato ad amare profondamente i miei ricci?
Beh dopo una spuntatina dalla mia parrucchiera di fiducia lei con il mio consenso decide di lisciarmi due ciocche davanti giusto per cambiare, la cosa più comica?
Dopo aver fatto lo shampoo le due ciocche lisce non volevano tornare ricce e io volevo piangere e maledire la mia parrucchiera, nonostante il tempo passasse e pure gli shampi quelle due ciocche di capelli erano "traumatizzate" totalmente da quella maledetta piastra, da allora ho iniziato ad amare profondamente i miei capelli, e mi sono giurata che non avrei mai più fatto la piastra in vita mia, beh ed è stato così, i miei capelli non hanno più visto la piastra.
Quando andavo a scuola non ho mai potuto farli crescere (non perchè) per la fissazione che mi dessero fastidio, ora sono belli lunghi fino a metà schiena e li amo e li benedico ogni volta che mi faccio uno shampoo, ogni volta che devo uscire e sono tutti là belli definiti e perfetti, ogni volta che non devo stare 10 ore chiusa in bagno perchè non stanno di nessun verso.
Alla fine l'invidia che avevo da piccolina nei confronti dei capelli lisci mi è del tutto passata, sia dopo il trauma delle mie ciocche lisce sia perchè ho iniziato ad apprezzarli e a domarli, anzi non proprio a domarli, ho lasciato che si esprimessero da soli, io gli do solo un tocco in più per dargli la possibilità di stare al meglio.
In fondo i capelli ricci saranno anche un po' complicati, bisogna farci amicizia, ma quando il legame si è instaurato sono i capelli più comodi e facili da gestire. 
Morale della favola (non che sia proprio una favola :D)?
Amate i vostri ricci perchè quando vi renderete conto che una piastra li ha rovinati vi verrà voglia di piangere, e quando dovrete aspettare un anno purchè crescano e possiate tagliare quella ciocca maledetta soffrirete perchè vorrete vedere il vostro riccio preferito che contorna il vostro viso.
Viva i ricci indisplinati e indomabili.

giovedì 21 marzo 2013

Carta pesta il mio cuore, nebbia la mia anima

Avete preso il mio cuore, la mia anima, ci avete giocate, avete illuso le mie fantasie, avete preso ogni cosa da me, ogni respiro, ogni gesto,  ogni parola, poi un giorno avete deciso che bastava così, mi avete lasciata affacciata alla finestra con gli occhi rossi di pianto e col viso asciutto perchè le lacrime di scorta erano finite, avete appallottolato il mio cuore e annerito la mia anima, avete perso la chiave del cassetto che conteneva i miei sogni, avete bruciato le mie possibilità e siete andati via, ho sentito più e più scuse, magari non erano scuse e come sempre arrivo alla conclusione che è tutta colpa mia, sono io quella sbagliata, perchè non è possibile che sia una calamita per le delusioni, per il cuore infrante, per gli occhi lucidi, per gli amici stronzi, per la gente falsa, per tutto l'oro che luccica ma che non è mai roba buona, sono un enorme calamita per le negatività.
Questa settimana è all'apice della negatività, ieri ho affogato il mio dolore nello shopping e devo dire che è servito per un poco, poi è arrivata la notte e nel letto ho faticato a prendere sonno, ero invasa dai pensieri ed ero sempre a un passo per cedere all'ansia, ma ho vinto io, ho chiuso gli occhi e con tutta la forza che ho in corpo ho deciso che era ora di dormire.
Ma oggi ho toccato l'apice del dolore.
Mi è sembrato di tornare all'età di 6 anni quando tutti non facevano altro che prendermi in giro per il mio pianto facile, erano là tutti pronti a notare ogni mio difetto di fabbrica, il mio principale difetto era essere fragile, piangevo perchè non sopportavo di essere presa in giro, piangevo perchè crescendo mi sono trascinata questo continuo giudicarmi per i miei difetti. Ho il sospetto che quando le persone mi guardano non vedono altro che un grosso difetto ambulante, non fanno altro che ricordarmi quanto faccio schifo, come se non fossi già abbastanza consapevole da sola che ho milioni di difetti uniti alla fottuta sfiga di essere troppo buona, troppo fragile e troppo sensibile.
Le mie amiche non facevano altro che ricordarmi quanto fossi permalosa, quanto fosse facile farmi infuriare, quanto fossi asociale alle volte, quanto fossi timida, e un migliaio di altre cose, poi dopo la fatidica rottura questo continuo puntarmi il dito e farmi continuamente l'elenco di quanto fossi orribile si era placato.
Ma ad oggi non è finita, le persone continuano a farmi costantemente l'elenco dei miei difetti, mi ricordano ogni attimo che ho un pessimo carattere, che non è per niente facile parlarmi se mi incazzo, che non valgo niente, che non aiuto le persone come vorrebbero.
Oggi per completare in bellezza mi hanno fatto la paternale su quanto sono esagerata e assurda nelle mie reazioni, su quanto sbaglio quando sono infuriata, su quanto tratto male le persone, su quanto scarico ogni mio nervosismo sugli altri, e mi chiedo "Ma sono davvero così una pessima persona?"
Ogni aggettivo riguardante me stessa è esasperata dal "troppo", io sono troppo, si sono troppo, sono di troppo, di troppo per tutti e anche per me, vorrei tanto essere bella, brava, buona, mansueta quando mi arrabbio, vorrei tanto girare l'altra guancia quando mi offendono, quando riaprono le mie ferite, vorrei tanto esesre ma sono fottutamente sbagliata e proprio non riesco a essere come dite voi.
Si perchè ognuno ne ha una diversa su come dovrei essere, quasi come se tutte le persone che conosco fossero delle sagge, di cui uno non può far altro che cercare di prendere tutto il buono che hanno da dare, mi dispiace ma io non ho buono da dare, sono piena di difetti fino al mio riccio più indisciplinato, sono troppo e di troppo ma almeno sono, e siccome sono esisto e vivo e ogni tanto (spero) sorrido pure.

mercoledì 27 febbraio 2013

E se c'è qualcosa che non ti va dillo alla luna...

E quando finisce qualcosa nella mia vita è sempre colpa mia...
Che sia una relazione amorosa, che sia una lunga amicizia o un'amicizia di poco conto, non c'è niente da fare io sono sbagliata, assumo comportamenti sbagliati, le persone scappano, o peggio si stufano, io sono pesante, insopportabile, irrimediabilmente paranoica, sono testarda e capricciosa, permalosa e troppo sensibile.
Ogni parola conta per me, ogni gesto pesa, e se mi fanno stanno stare male io soffro, sto male, non dormo la notte perchè mi sento un groppo alla gola, io mi autodeludo, poi la mattina mi sveglio e cerco di trovare il sorriso meno peggio che ho e di mettere insieme a quello un po' di coraggio per affrontare la giornata successiva.
E la giornata successiva si rivela sempre uguale alle altre, una delusione...
Io deludo, ma deludo me, solo me e soltanto me, perchè non sono abbastanza stronza e cattiva da trattare male le persone e deluderle e ferirle, io preferisco deludere me e vedere il resto del mondo che si allontana da me perchè io sono l'appestata, io sono la sbagliata, la diversa se vogliamo, io sono colei che parla troppo poco o troppo, ho reazioni eccessive, lascio agli altri la possibilità di ferirmi con niente, e ogni volta dopo una ferita mi affanno a costruire quel muro di mattoni, sempre più solido per far si che le persone non abbiano più accesso al mio io più profondo. Ma ogni volta abbatto questo muro perchè voglio dare fiducia a chi non merita...
E mi piace dare colpa alla sfortuna, ma in fondo lo so che è tutta colpa mia...

venerdì 8 febbraio 2013

Un po' di me attraverso le parole degli altri!

Sono pesante. Non lascio perdere. E’ che mi sembra tutto-tutto-tutto importante. Magari mi sbaglio, magari non è vero, magari niente è veramente degno di nota, degno di tempo, degno di attenzione. Solo che io non ce la faccio, forse sono venuta al mondo per perdermi dietro a quei particolari che nessuno nota più, per dare spiegazioni che non interessano a nessuno, per fare caso a mondi che ad altri sembrano idiozie. Magari dovrei fare più attenzione al disegno, alla meta, al “grande” e non all’insignificante. Oggi non interessa a nessuno se mentre stavi andando a lavoro hai visto un prato di cui non ti eri mai accorto, l’importante è che tu arrivi. Oggi non importa a nessuno se un giorno ti sei svegliato e hai sentito la necessità di indossare cinque colori diversi solo per mostrarti più allegro, per non morire dentro. L’importante è che tu faccia quello che devi. Sono pesante, sono permalosa. Non ricordo date, non ricordo le capitali, non ricordo i nomi dei più grandi artisti di tutti i tempi. Non ricordo i nomi delle strade e non ricordo mai che lavoro fa la gente. Ricordo bene se qualcuno mi ferisce, però. Ricordo bene se qualcuno ha gli occhi tristi, o se li ha pieni di gioia infinita. Ho sempre paura di essere fraintesa, è vero. E’ che credo, credo fermamente, che tutto questo pressapochismo, tutta questa “leggerezza” di cui in tanti dicono di aver bisogno, tutto questo “ne riparleremo poi”, tutto questo “le cose stanno così, pace!” non faccia per me. Io sanguinerei, mi farei sanguinare le labbra pur di essere precisa in quello che dico e faccio. Io, perché io so che basta una parola, una piccola parola a far piangere una persona per notti e notti intere. Non io, io non lascio perdere. Io cercherò di far piangere meno persone possibili, perché sono i particolari ad uccidere.-Susanna Casciani

venerdì 11 gennaio 2013

Curiamo la paranoia!

Mi ritrovo in un abisso di negatività quando mi dicono qualcosa che non mi piace, quando sento qualcosa che mi lascia quel dubbio che mi rode dentro, mi ritrovo a pensare a mille modi per attivarmi per far si che quella frase o quel gesto venga cancellato dagli episodi futuri perchè mi fa stare male, divento quelle faccine dei cartoni animati con gli occhi ridotti a fessure, quelle che vogliono dire "Non osare farlo mai più", e poi indovinate per cosa?
Per una sciocchezza, per una frase sbagliata, per il significato che gli ho attribuito ma che non aveva, e mi do della stupida, mi pento se ho fatto qualche gesto azzardato che non dovevo fare, ma se non ho fatto niente mi pento lo stesso per aver solo pensato che "Quell'essere umano" aveva sbagliato nei miei confronti...
Ogni tanto dimentico che siamo tutti esseri non perfetti, tutti commettiamo errori e io ho il radar per captare quelle cose che non sono state dette e dargli un significato tutto mio, è terribile a volte, perchè questo comportamento paranoico può compromettere intere relazioni, dall'amicizia a qualcosa di più.
Nonostante tutto sto imparando l'autocontrollo, a non impazzire davanti alla mia fantasia oltrelimite che non solo danneggia me agli occhi degli altri, ma danneggia soprattutto me, mi fa soffrire prima (dando il via alla mia fantasia), durante (quando la paranoia prende il sopravvento) e dopo (soffrendo e pentendomi delle mie cazzate).
Ecco questa sono io, lei che insicura si rende ridicola di fronte alle piccole cose, lei che si cuce un telo dentro cui riporre le proprie emozioni perchè a volte trasmetterle fa troppo male, lei che dopo aver avuto le sue piccole grandi delusioni è sempre disposta a dare il massimo della fiducia alle persone e spesso ne rimane scottata ancora.
Ma vorrei migliorare, vorrei imparare ad essere sicura di me, a non cadere nelle trappole della mia fantasia e a non ferire gli altri solo perchè sono ferita anche io, so che ce la farò, perchè ogni volta che il mio sedere ha toccato il fondo dopo essermi crogiolata nel mio dolore per un po' mi sono alzata più forte e più combattiva di prima, perchè dopo la tempesta ho ritrovato il cielo sereno che desideravo e nessuna nuvola della paranoia o negatività può oscurarmi.
A volte mi son sentita dire che sono una persona solitaria, e nel peggiore dei casi asociale, è vero, ma solo nella parte in cui io soffro, io mi chiudo, piango, strillo e poi da sola mi asciugo le lacrime e mi godo il sole, se è questo che volevamo dirmi allora ne son contenta, io sono orgogliosa di farcela da sola sempre anche se devo penare un po'.
P.s. Il mio 2013 sta andando ancora bene!

mercoledì 2 gennaio 2013

2013 spero che tu mi porti fortuna!

E' proprio vero che non si può avere tutto dalla vita...
Ho passato le feste in serenità come non facevo da tempo, tranquilla con la mia famiglia, che amo sopra ogni cosa e ogni essere vivente, c'è stata una pennellata di colore acceso, di quelli che ti fanno accecare alla loro vista, c'è stato un attimo, un'ora e una serata da dover aggiungere alle cose belle del 2012.
Infatti ho chiuso l'anno in bellezza, gli ultimi mesi pieni di alti e bassi sono stati produttivi più di due anni interi, e gli ultimi due sono stati un disastro totale, non ho toccato il fondo, perchè credo che ci vuole di più ma ero a un passo dall'esserlo, ma ho tratto forza da chi amo e per loro sono andata avanti e un passo dopo l'altro ho indossato il miglior sorriso con la consapevolezza di meritarlo tutto.
Ma ormai è passato e questo 2013 sembra aver preso una nuova piega, sembra che questa volta non devo rincorrere niente perchè con qualche sforzo posso avere quello che voglio, beh non proprio tutto...
Quando la mia anima prende il colore dell'allegria sembra che il mondo intero ti ricordi quanto faccia schifo tutto, racconti di essere serena dopo tanto ad un amico e ti dice che la tua felicità lo fa stare male e che sarebbe il caso di non parlarsi più di tanto, amici che vedono che adesso tocca a te di stare bene e ti lasciano intendere che non gliene può fregare niente, persone a cui vuoi bene ti tengono presente che ogni cosa che fai può sempre essere sbagliata, può durare poco, beh sai cosa vi dico? Belli stronzi che siete...
Non so se sia cattiveria o cosa, ma di sicuro è invidia, o addirittura gelosia...
Non mi permetterei mai di sbattere in faccia la mia serenità a chi è un po' giù, ma almeno sforzatevi di essere o anche solo apparire felici per me, io mi sono sempre comportata da buon'amica convididendo e facendo mia la gioia di chi mi è accanto. Però mi rendo conto che ogni volta essere buoni e sinceri non paga, anzi lascia un po' di amaro in bocca, perchè puoi dare 100 volte quello che sei a qualcuno ma non si sforzerà mai di lasciarti almeno 10.
A me piace aiutare le persone, mi piace ascoltare, mi piace capirle e mi piace condividere la loro felicità, a me piacciono le persone però non mi piace chi non sa apprezzare niente di ciò che fai, alla lunga stanca e fa male, ci si dovrebbe guardare di più intorno ed essere meno egoisti, un tempo l'errore di odiare e condannare il buon umore altrui l'ho fatto anche io, ma ne sono uscita sconfitta e con una cicatrice in più da portarmi addosso, e adesso che vedo le persone a me vicine comportarsi in questo modo mi rende triste perchè non saper apprezzare un gesto così dolce e gentile come condividere la propria allegria è davvero un peccato...
Comunque sia io sono qua per chiunque voglia esserci, ci sono sempre stata e ci sarò perchè io sono così e di certo non cambierò perchè esiste gente che non va oltre se stessa...
Buon anno a tutti e spero col cuore che sia iniziato come il mio, cioè davvero bene!