venerdì 7 settembre 2012

Blankness

E oggi mi sento un vuoto incolmabile dentro, come se ogni mia azione non avesse alcun senso, ho bisogno di cambiare prospettive, di cambiare routine o quanto meno necessito di attaccarmi a qualcos'altro per placare questa fame di vita che ho.
Le mie normali attività quotidiane le odio oggi, odio e paura, odio del non cambiare mai, paura di dover cambiare.
Datemi un sorso d'aria nuova perché questa è stantia e non mi da più un appiglio per domani.

giovedì 6 settembre 2012

La pioggia

Da qualche giorno la pioggia cade incessante su questo luogo scordato da Cristo, si alterna una nuvola di pioggerellina leggera a una nuvola di pioggia a gocciolone, di quelle se fai 10 metri correndo per entrare in casa sei già zuppo d'acqua.
La pioggia, talvolta, è lo specchio dell'anima, ed è arrivata alla fine di agosto, alla fine delle vacanze per molti e la consapevolezza del ritorno agli studi per altri, e invece per quelli come me, è solo la continuazione di una vita monotona, di una routine quasi identica al giorno prima.
Quando piove la tristezza cade dal cielo sulla terra come se fosse un urlo di disperazione o per lavare via tutto ciò che è stato contaminato dall'allegria estiva, da quei colori accesi e vividi, dal mare azzurro e dalle nuvole bianche e rare, le persone vanno in giro con gli ombrelli senza nemmeno guardarsi in viso per la fretta di andare in un luogo coperto, ci si scontra senza chiedere scusa, e la fretta, la freddezza e la solitudine scende a far compagnia alle case e ai muretti pieni di vitalità e sorrisi.
Ma la pioggia non è solo questo.
E' una lacrima di felicità perché abbiamo trascorso una bella giornata, è il ricordo di un bambino che gioca coi colori, è la possibilità di piangere senza dare spiegazioni, è la voglia di andare al cinema, perché con il sole d'estate l'avevamo dimenticata, è la voglia di una chiacchierata nel silenzio sereno di una casa, di un bar, è la voglia di finire quel libro che avevamo lasciato in sospeso, è la voglia d'inverno, per accedere i camini, è il momento di stare più vicini perché l'aria è più fredda e umida, è l'attimo prima dell'arcobaleno.
Dopo la pioggia non c'è sempre il sereno, ma c'è sempre l'arcobaleno, con i suoi colori felici accostati da un pittore sconosciuto a tutti, ci assicura un raggio di sole che verrà, e saremo felicemente consapevoli che anche se si attarderà ad arrivare questo raggio di sole illuminerà la nostra giornata.